giovedì 12 maggio 2011

Penso quindi sono inconsapevole

- Ejaku domandò a Enen: "Come ti chiami?"  ed Enen rispose: "Ejaku", a cui Ejaku replica: "Ejaku sono io!"  ma Enen osserva: "Il mio nome suona Enen", facendo scoppiare Ejaku in una gran risata. -
I due collidono perché in ogni incontro scoppia la dualità ragione-irrazionalità, male-bene, nero-bianco. Per risolvere il dilemma entrambi gli interlocutori devono riconoscere la possibilità d'essere sia tutt'uno che differenti l'uno dall'altro, anteriori alle loro persone e posteriori al loro essere.
La dipendenza da una divinità o da una norma morale, non sono che aspetti della dipendenza dal proprio io, soltanto il concetto del vuoto può proiettare nel regno del 'io come me', 'tu come te', 'io come te', 'tu come me', dove sia io che tu che la legge morale saranno simili a fiori che crescono separatamente ma i cui profumi si fondono in uno: ecco la risata di Ejaku, il suo ecce homo.
Io penso quindi sono inconsapevole.

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