mercoledì 26 ottobre 2011

La dottrina consolatoria

Esiste una meschina incredulità che si dà l'aria di una dottrina salutare. Essa ritiene che gli avvicinamenti siano casuali e non significhino altro che un felice incontro delle diverse forze che agiscono nel gioco della vita. Essa ritiene che siano vissuti molti poeti i quali sarebbero diventati immortali non meno di Omero se quello stupendo soggetto non fosse stato assorbito da lui, e molti compositori che sarebbero diventati immortali come Mozart se ne avessero avuta l'occasione.
Questa saggezza contiene però una gran consolazione ed un gran conforto per ogni spirito mediocre, che così trova modo di far credere agli altri e a se stesso che solo per un capriccio del destino, o per uno sbaglio del mondo egli non è riuscito a distinguersi come i grandi-

domenica 16 ottobre 2011

Nessun pensiero regge da solo

Nietzsche escluse la razionalità non soltanto perché la scienza ha dei limiti, ma perché nessun pensiero regge da solo: esige un'interpretazione, e così svela d'essere illusorio e comunque non riesce ad afferrare l'informulabile divenire, è costretto a fingersi un'identità e un essere, mostrandosi in tal modo superfluo (qualcosa è illogico? mostra semplicemente una sua condizione d'esistenza), pericoloso (che disastri si provocano agendo secondo ragione!), incapace (si dice che la ragione condurrebbe alla tolleranza? chi tollera dipende dalla propria ragione...).
(Jaspers, 1996)