sabato 15 ottobre 2016

Adoro la musica jazz


Adoro la musica jazz.
A Madison Square Park, d'estate, organizzano spesso concerti di musica jazz in mezzo al parco.
Ma non ci sono mai andato.
Perché io ascolto solo Chet Baker.
In verità conosco una sola canzone di Chet Baker.
Che poi è l'unica canzone jazz che conosco.

(Il suono del mondo a memoria - G. Bevilacqua)



giovedì 19 maggio 2016

Petrarca, i cani e Yahoo

Nel giugno del 1351 Francesco Petrarca stringe amicizia con un cane “più nero della pece, più veloce del vento, assolutamente fedele”. Anche in altre occasioni Petrarca scrive qualcosa sui cani. Cose meno notevoli di quelle che scrive su “Laura”, ma solo i subumani possono sentenziare: “tutto l'episodio assume un che di angusto e di miserevole”. Petrarca scriverà poco o nulla sui cavalli, ci penserà Jonathan Swift, il quale troverà anche la parola giusta per indicare i subumani come quello orora non-citato: Yahoos.
Sempre nel 1351 Francesco Petrarca fa finta di non sapersi spiegare in modo facile. Il papa Clemente VI insiste affinché il Petrarca assuma l'incarico (onorevolissimo, lucrosissimo, gravoso) di segretario papale. Il Petrarca pone il problema dello stile: sarò capace? Insinua: sarò capace di esprimere i pensieri del papa e le intenzioni della curia in modo da renderli comprensibili a tutti i destinatari, in tutto il mondo?
Il papa cade nella trappola, accetta di sottomettere il Petrarca alla prova. Il Petrarca fa apposta a sciorinare la prosa più elevata che sappia lambiccare. Di fare il segretario papale non glielo chiederanno mai più.
Quando si parla di questioni di stile, questo resta un bell'esempio. In senso inverso, quando Eugenio Montale vorrà trovare un posto al Corriere della Sera, gli chiederanno di scrivere a tamburo battente un articolo sulla fresca morte di Gandhi. Montale, che per conto suo scriveva in tutt'altro stile, penserà un attimo allo stile che possa giunger gradito ai committenti (si dice così) e butterà giù in pochi minuti il prodotto richiesto.
Due sono i fatti degni di meditazione: saper scrivere in un modo invece che in un altro, sapere cosa si vuole (“voler diventare giornalista del Corriere”, “non voler diventare segretario del papa”). 
Tornando ai subumani: "Yahoo" sarà il nome dato da Italo Calvino ad una delle città infernali del suo libro Le città invisibili.
Quando David Filo e Jerry Yang nel 1994 sceglieranno il nome del loro motore di ricerca, lo chiameranno (infelicemente) "Yet Another Hierarchical Officious Oracle", acronimo YAHOO ...


 
  (fonte: G Dossena)